L’obiettivo tipico della foto agli animali è il teleobiettivo;
con questo termine si indicano obiettivi che hanno un
angolo di apertura fra i 30° e i 10° (dai 67 ai 206 mm)
ma di preferenza si usano i super-teleobiettivi che
invece hanno angoli compresi tra gli 8° e 1° (cioè
superiori ai 300 mm). Questa tipologia di obiettivi
consente di “ingrandire” il soggetto, rispetto
all’occhio umano, è come scattare attraverso un
binocolo; l’occhio umano corrisponde circa ad un
obiettivo da 50 mm, dunque un teleobiettivo da 200 mm
fornisce un ingrandimento di circa 4 volte (200/50=4)
oppure un super-teleobiettivo da 600 mm fornisce un
ingrandimento di 12 volte (600/50=12).
In teoria maggiori sono i mm di lunghezza focale
dell’obiettivo e più facile sarà fotografare la fauna
selvatica, soprattutto in Italia dove la caccia e la
persecuzione hanno allungato tantissimo le distanze di
fuga degli animali. In realtà questo concetto ha dei
limiti:
1) Perché, se si possiede la giusta tecnica, non sarà per
forza necessario usare migliaia di mm per fotografare
fauna selvatica ma si possono ottenere ottimi risultati
anche con 300 mm o meno
2) Perché quando si arriva ad avere focali lunghissime (per es
oltre i 2000 mm) l’eccessiva distanza che separa il
soggetto dal sensore della fotocamera riduce la qualità
delle foto; l’aria infatti contiene una percentuale
variabile di molecole d’acqua allo stato gassoso (vapore
acqueo) che la rendono densa; tanto maggiore è la
percentuale di umidità e tanto maggiore è la distanza
cioè lo strato d’aria tra il soggetto e il sensore,
tanto peggiore verrà la qualità fotografica. Dunque
allungare troppo i mm di focale per fotografare più
lontano non è sempre una buona idea e può essere utile
solo in condizioni di aria tersa e secca per esempio in
presenza di venti da nord (come la Tramontana).
Gli obiettivi più utilizzati per la fotografia degli animali
vanno dai 300 ai 600 mm, possono essere sia fissi che
zoom, possono essere moltiplicabili o meno. I
super-teleobiettivi fissi e luminosi come il 400 F 2.8,
il 500 F4 o il 600 F4 sono tra quelli preferiti e più
desiderati, ma anche i più costosi. Gli obiettivi 300 F4
o 400 F5.6 sono altrettanto diffusi e molto performanti
sebbene abbiano una lunghezza focale minore e dunque un
minor rapporto di ingrandimento; infine, sono
diffusissimi anche gli zoom, che sono più economici e
dunque più abbordabili, tra questi il 100-400, il
200-400, il 100-300 e i vari modelli di 150-600.
Poiché la maggior parte delle fotocamere mantiene l’autofocus
fino a F 5.6, almeno sul punto centrale, possono essere
moltiplicati col moltiplicatore 1,4x tutti gli obiettivi
con apertura massima F 4; con questo moltiplicatore
infatti si perderà uno stop per cui un obiettivo F4
diventerà un F 5.6. Moltiplicando invece un obiettivo
con F5.6 si arriverà ad F8 e, come detto prima, la
maggior parte delle fotocamere non potrà mantenere
l’autofocus; inoltre moltiplicare un obiettivo F 5.6
porterà ad una notevole perdita di luce e qualità, con
alcune eccezioni.
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