La legge italiana prevede delle restrizioni per l’uso dei
sistemi di fototrappolaggio sia dal punto di vista della
privacy che del trattamento dei dati (Regolamento
Generale sulla Protezione dei Dati GDPR); le
fototrappole infatti vengono considerate a tutti gli
effetti come sistemi di sorveglianza.
In un luogo pubblico (o
anche privato ma aperto al pubblico) sarà necessario,
per legge, informare le persone che si sta accedendo in
un’area video sorvegliata ed è quindi obbligatorio
apporre appositi cartelli di avviso, dove viene
specificata anche la motivazione e si indica un
responsabile per il trattamento dei dati registrati.
Inoltre i dati registrati devono essere protetti e il
proprietario delle fototrappole è anche responsabile in
materia di protezione dei dati e l’unico autorizzato al
trattamento delle immagini; è quindi importante
impostare una password sulla fototrappola che impedisca
a chiunque, se non autorizzato, di visualizzare le
immagini registrate o di cambiare la configurazione;
oltre alla password sarà necessario usare gli appositi lucchetti per impedire l’accesso alla scheda di
memoria e l’eventuale furto dei dati.
Nelle aree protette, inoltre, sarà necessario avere
l’autorizzazione scritta dell’ente di gestione, oltre
alla protezione della fototrappola e all’apposizione dei
cartelli come già indicato in precedenza.
In area privata non è necessario segnalare la presenza di
strumenti di video ripresa ma se l’area non è di vostra
proprietà sarà necessario avere l’autorizzazione del
proprietario.
Se si registrano foto o video con
persone è necessario cancellarli immediatamente da ogni
supporto di memoria; in caso si stia usando il
fototrappolaggio a fini di studio è però utile segnare
ora e data del passaggio di persone perché questa informazione può
essere utile da correlare ai comportamenti della fauna
selvatica. L'unico motivo valido per trattenere
foto/video di persone registrati dalla fototrappola si
ha nel caso in cui essi stiano compiendo reati, in
questo caso la documentazione foto/video va trasmessa
alle autorità competenti.
Quando ci si muove
nell'ambiente naturale e soprattutto quando si posiziona
una fototrappola, sia essa compatta o con reflex, è
importante evitare qualsiasi alterazione dell'ambiente,
dunque non spostare tronchi o sassi, non spezzare o
tagliare rami e così via.
Altrettanto importante è evitare assolutamente (è
legalmente vietato) di disturbare la fauna in periodo
riproduttivo dunque non addentrarsi all'interno dei
rendez vous dei lupi, non posizionare fototrappole nella
vicinanza di tane o in aree dove sono presenti animali
con cuccioli.
La pasturazione
artificiale andrebbe assolutamente evitata perché può
avere conseguenze anche molto gravi sul benessere degli
animali e sui loro comportamenti. Altrettanto
sconsigliabile è anche l'uso di attrattivi olfattivi o
ormonali perché essi possono alterare il comportamento
delle specie.
AVVISO COOKIE: questo sito utilizza cookies di terze parti per
migliorare la navigazione e consentire il funzionamento delle pagine
e servizi. Proseguendo nella navigazione si acconsente all'utilizzo
dei cookie.
DISCLAIMER:
le tecniche spesso descritte in questo sito potrebbero arrecare
disturbo alla fauna selvatica se usate in modo scorretto; seguire
sempre le apposite linee guida per fotografare in natura senza
disturbare. L'autore e proprietario del sito declina ogni
responsabilità su eventuali disturbi e danni arrecati dai lettori
del sito. Maggiori dettagli sugli aspetti etici e legali della
fotografia naturalistica sono trattati approfonditamente in una
apposita sezione del sito.
Tutti i testi, foto e video presenti
in questo sito sono tutelati dalla Legge sul diritto d'autore (Legge
22 Aprile 1941 n 633 e successive modifiche). Testi, foto e video
non possono essere copiati e utilizzati o manipolati per nessuno
scopo senza autorizzazione
dell'autore.