Quelle che
seguono sono le regole generali che vanno seguite in
ogni tipologia di fotografia naturalistica; maggiori
dettagli sulle linee guida da seguire per specifiche
tecniche fotografiche (fotografia macro, droni,
subacquea etc.) invece verranno riportate nei capitoli
successivi
-La tutela dell’ambiente
e il benessere degli animali devono essere prioritari
sulla foto
-Non maneggiare mai gli
animali, questo è vietato per quasi tutte le specie. Non
sottoporre gli animali a situazioni che possano causare
stress o peggio ancora ferite o abbandono del sito.
-Rinunciare allo scatto:
molto spesso è preferibile rinunciare completamente allo
scatto piuttosto che rischiare, anche minimamente, di
provocare stress o disturbo eccessivo con conseguenti
danni per i soggetti. Il benessere degli animali è
sempre più importante della fotografia.
-Tenere sempre bene in
mente che il comportamento errato di un solo fotografo
può rovinare la reputazione dell’intera categoria.
-Principio di
precauzione: quando non si sa cosa potrebbe accadere,
rinunciare alla foto; se non si conosce la specie o la
situazione, se non si può prevedere la reazione del
soggetto e/o le conseguenze sul soggetto evitare di
continuare e rinunciare allo scatto.
-Conoscere i soggetti,
le loro abitudini e la loro biologia, soprattutto al
fine di capire se il vostro comportamento può
infastidirli, disturbarli, o peggio, danneggiarli. Molti
animali infatti mostrano di essere stressati o
disturbati attraverso particolari segnali, posture e
comportamenti e il fotografo è tenuto a saper leggere
questi segnali al fine di capire se sta agendo
correttamente; al minimo segnale di stress o disturbo
bisogna rinunciare allo scatto, smontare eventuali
capanni o set fotografici ed allontanarsi
immediatamente.
-Usare il più possibile
teleobiettivi per mantenere le distanze dai soggetti.
Oltre ai teleobiettivi ci sono altre tecniche che
consentono di operare senza disturbare come la
fotografia remota e la
fotografia automatica
(fototrappolaggio) entrambe
queste tecniche non prevedono la presenza del fotografo
nelle vicinanze dei soggetti.
-Evitare di emulare
tecniche fotografiche complesse e potenzialmente dannose se non si è
sufficientemente esperti e informati sulle necessarie
procedure e sui rischi per gli animali (ad esempio foto
ai nidi con sensori, foto a chirotteri in volo
all'uscita dei rifugi etc).
-La cattura e il
maneggiamento dei soggetti è vietato legalmente per
quasi tutte le specie; in ogni caso va sempre evitato!
Ad esempio le classiche foto di serpenti catturati e
messi in posa o di anfibi e altri animali nell'acquarietto
da campo sono vietate da diverse leggi e si possono
realizzare solo se si è in possesso degli appositi
permessi e/o in collaborazione con biologi esperti del
settore.
-Cercare di ridurre al
minimo l’impatto della propria presenza nell’ambiente;
evitare di fare ogni tipo di rumore o di chiacchierare
ad alta voce, rimanere sempre nascosti e ben mimetizzati,
non usare profumi, muoversi lentamente e
silenziosamente; se possibile usare capanni fissi così
da abituare preventivamente i soggetti. Tutto ciò non solo allo scopo di
minimizzare il disturbo alla fauna ma anche a vantaggio
del fotografo stesso per massimizzare le possibilità di
avvicinamento dei soggetti.
-Evitare aggregazioni di
persone soprattutto in zone sensibili e/o in periodi
critici. Se sono già presenti altri fotografi sull’area
è meglio rinunciare, se è già presente un capanno di un altro
fotografo evitare di piazzarne un secondo.
-Quando ci si muove in
macchina in strade immerse nella natura (non urbane)
siano esse provinciali o strade minori o sterrati,
andare a velocità limitata e tenere gli occhi ben aperti
su eventuali animali presenti sulla strada o in
prossimità di essa (anche animali molto piccoli come
insetti, micromammiferi, anfibi, rettili ad esempio) per
evitare di investirli/schiacciarli.
-Quando ci si muove a
piedi in natura guardare bene dove si mettono i piedi,
evitare di schiacciare piante (soprattutto Orchidee e
altre specie protette) o invertebrati.
-Se della vegetazione
(piante, rami etc.) ostruisce il campo visivo o crea
disturbo nelle foto, non va assolutamente tagliata ma al
massimo piegata o legata e, in quest’ultimo caso, va
riportata allo stato naturale una volta terminata la
sessione fotografica.
-Non lasciare immondizia
di ogni genere, soprattutto plastica, nell’ambiente.
-Rispettare
i divieti e le proprietà private. Rispettare le zone
particolarmente protette e i divieti di accesso nelle
aree protette. Non uscire mai dai percorsi consentiti.
Non scavalcare cancelli, sbarre e recinzioni. Chiedere
sempre i permessi, sia ai privati sia agli enti di
gestione delle aree protette
per poter fare appostamenti fotografici, attività
fotografica in generale o piazzare fototrappole.
-Non
inseguire i soggetti nè a piedi nè in
auto.
-Non tentare mai
l’avvicinamento agli animali nelle situazioni delicate
(presenza di cuccioli, punti di alimentazione etc).
-Evitare
di spaventare deliberatamente gli animali: spesso i
fotografi vogliono volontariamente spaventare i soggetti
per provocarne la fuga e poter ottenere così foto
d’azione, ad esempio facendo rumore, o suonando il
clacson dell’automobile. Questo tipo di comportamento è
assolutamente da evitare anche perché in molte
circostanze è vietato legalmente.
-Evitare di diffondere
informazioni precise sulla presenza di determinate
specie sensibili; evitare di rivelare la posizione e le
coordinate di tali specie anche a un ristretto numero di
persone, e soprattutto in pubblico e a sconosciuti.
Come si è già detto le disposizioni di
legge possono cambiare da Regione a Regione ed è quindi
importante controllare sempre le leggi locali relative
all’area in cui si opera (quadro
normative regionali).
-Evitare di divulgare la
localizzazione di specie critiche non per essere cattivi
ma per il bene della specie; dunque evitare di
divulgare, anche agli amici, la localizzazione di nidi
di specie sensibili o rendezvous di lupi e di qualsiasi
altra situazione delicata dove un eccessivo numero di
fotografi potrebbe essere dannoso. Se si possiede una
fotocamera con gps integrato disattivare il gps o
ricordarsi di eliminare gli exif nelle foto quando si
pubblicano
-Essere
onesti nel dichiarare le circostanze in cui è stata
realizzata una foto; se è stata fatta in cattività, in
un recinto, in un centro recupero, per esempio, questo
deve essere dichiarato
-Se è stata
usata manipolazione digitale, ad esempio sono stati
eliminate o aggiunti alcuni elementi alla foto o se la
foto è una doppia esposizione questo deve essere
dichiarato.
-Evitare di
pubblicare immagini che possano trasmettere informazioni
false o pericolose allo scopo di impedire l’emulazione.
-Impegnarsi
con le proprie foto a educare al rispetto e alla
conoscenza della fauna e della natura allo scopo di
diffondere una corretta coscienza naturalistica
-Non creare
artificialmente situazioni innaturali, ma rispettare
scrupolosamente la biologia e le abitudini dei soggetti
(gli esempi sono infiniti: specie di insetti esotici
fotografati in ambiente naturale in Italia, specie ad
abitudini arboree come le Raganelle fotorafate sui sassi,
specie esclusivamente notturne come il Ghiro,
fotografati in pieno giorno, e così via).
-Se si
fotografa un comportamento raro, che può sembrare
innaturale, corredare la foto di una spiegazione di tale
comportamento e della circostanza in cui si è verificato
e documentato.
La NANPA
(North American Nature Photographer’s Association) ha
creato delle apposite linee guida da utilizzare quando
si pubblicano delle immagini, sono consultabili a
questa pagina:
Rapporti con gli altri
-Comportarsi in maniera
cortese con gli altri fotografi presenti sul posto
-Chiedere sempre se ci
si può unire agli altri già presenti sul posto
-Informare gli altri se
si osservano comportamenti sbagliati che provocano
disturbo o stress ai soggetti.
-Se necessario avvisare
le autorità quando si osservano comportamenti inadeguati
e pericolosi.
Responsabilità di un Leader (ad esempio
workshop)
-Essere un modello etico per il gruppo,
insegnare il rispetto per la natura e gli animali
-Non creare gruppi troppo ampi per andare
in natura, molto meglio minimizzare l’impatto
sull’ambiente, anche se si va solo a fotografare fiori
nei campi.
-Informare precedentemente il gruppo sui
comportamenti corretti da tenere una volta sul campo, su
ciò che si può fare e cioè che non si può e non si deve
fare.
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DISCLAIMER:
le tecniche spesso descritte in questo sito potrebbero arrecare
disturbo alla fauna selvatica se usate in modo scorretto; seguire
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