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Manuale di fotografia agli animali: le attrezzature

 

 

In questa sezione tratteremo solo delle attrezzature più importanti, cioè le attrezzature primarie (fotocamere e obiettivi), i supporti (treppiedi e teste) e qualche accessorio (trasporto, abbigliamento); in realtà nella fotografia agli animali sono utilizzate molte altre attrezzature che verranno però trattate successivamente nella descrizione delle diverse tecniche fotografiche utilizzate.

E’ risaputo che l’attrezzatura non è per forza fondamentale per ottenere belle foto; non è per forza necessario spendere migliaia e migliaia di euro per acquistare attrezzature costosissime e di ultima generazione, tutto dipende dalla tecnica, dalla costanza e dalla bravura del fotografo. Non c’è dubbio però sul fatto che comunque è necessario avere un’attrezzatura minima e specifica per la fotografia di animali ed è consigliabile scegliere con attenzione e con logica l’attrezzatura che si acquista, in funzione delle proprie esigenze, degli scopi che si vogliono raggiungere, dei tipi di fotografia che si vogliono praticare e, ovviamente, anche della disponibilità economica.

Come vedremo nei paragrafi successivi, oltre agli attrezzi primari, rappresentati da fotocamere e obiettivi, la fotografia di animali richiede anche una serie di accessori e, a volte, gli accessori acquisiscono un’importanza ancora superiore rispetto agli attrezzi primari.

 

 

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Fotocamere per la fotografia di animali

Esistono tanti tipi di fotocamere oggi sul mercato e per ogni tipologia ne esistono diversi modelli il che rende la scelta piuttosto difficile. Molti dettagli sulla scelta delle attrezzature sono stati dati nella sezione apposita di questo sito dunque qui ci limiteremo ad una sintesi per chiarire brevemente le idee:

 

Fotocamere Reflex:

Sono le fotocamere principali utilizzate per la fotografia naturalistica. Tra le reflex si distinguono i modelli full-frame che hanno sensore più grande e migliore tenuta agli iso ma nessun fattore di ingrandimento e i modelli con fattore di moltiplicazione (APS-C, APS-H in Canon o DX in Nikon); queste ultime reflex hanno sensori più piccoli rispetto ad un sensore Full-Frame e dunque minore resa agli alti iso sebbene oggi le nuove tecnologie nei sensori consentano a queste macchine di lavorare bene fino a 1600 iso e anche oltre;  inoltre queste reflex presentano un fattore di moltiplicazione, in genere compreso tra 1,5x e 1,6x (o 1,3x per l’APS-H non più usato da Canon). Il fattore di moltiplicazione è sicuramente utile in molte tipologie di fotografia agli animali perché consente di moltiplicare le lunghezze focali degli obiettivi, per esempio un 400 mm montato su una reflex Aps-C diventa 640 mm e questo è un indubbio vantaggio per la fotografia alla fauna selvatica. Le reflex Full-Frame sono in genere più costose e più adatte a situazioni in cui è utile alzare molto gli iso, per esempio alcune tipologie di fotografia notturna o di fotografia vagante o d’azione.

 

 

Fotocamere Mirrorless:

Le mirrorless sono ancora poco utilizzate per la fotografia alla fauna e i motivi possono essere diversi; sono fotocamere piuttosto recenti e di brand diversi dai soliti Canon e Nikon che sono sempre stati i più usati dai fotografi di animali; chi dunque ha già un costoso corredo fotografico o anche un solo super-teleobiettivo Canon o Nikon dovrebbe sborsare molti soldi per passare ad una Mirrorless e comprare un nuovo super-teleobiettivo compatibile; è vero che con gli adattatori si possono usare sulle Mirrorless quasi tutti gli obiettivi sul mercato inclusi i modelli più vecchi (vintage) ma è anche vero che con gli adattatori l’autofocus perde molta velocità e reattività e, mentre nella fotografia macro o di paesaggio questo non rappresenta un problema, nella fotografia alla fauna invece è un fattore importantissimo. Altro motivo per cui le mirrorless sono ancora (e ancora per poco) poco utilizzate nella fotografia ad animali è il loro autofocus, che funziona con una tecnologia diversa dalle reflex, è infatti un autofocus a contrasto e generalmente è più lento e meno reattivo rispetto ai sistemi autofocus delle Reflex; anche in questo caso però la tecnologia sta facendo passi da gigante e gli autofocus a contrasto presenti sugli ultimi modelli di Mirrorless stanno dando risultati veramente eccellenti. Tra le mirrorless esistono modelli Full-Frame come per le reflex e modelli con fattore di moltiplicazione, non solo tipo Aps-C oDx ma anche con fattori di moltiplicazione superiori, come nel caso delle Mirrorless con sensore così detto “4/3” che presentano un fattore di moltiplicazione 2x.

 

 

 

Fotocamere Bridge:

Sono fotocamere consigliate solo per principianti, per chi non vuole spendere troppo ma avere allo stesso tempo una fotocamera che permetta di fare discrete foto agli animali. Nel caso della fotografia alla fauna sono da prendere in considerazione le fotocamere Bridge così dette “super-zoom”: queste fotocamere hanno obiettivi integrati dotati di zoom che partono da un grandangolo (in genere 24 mm) e arrivano in modalità tele fino a 600 mm ma ci sono modelli che arrivano anche a 1200-1300 mm e addirittura a 2000 mm ottici. Una bridge è molto più economica e compatta da trasportare rispetto ad una Reflex con il suo parco obiettivi, consente di affrontare molte tipologie di situazioni grazie al suo obiettivo zoom e consente di fotografare anche animali molto distanti in modalità tele. Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, e in effetti le Bridge hanno qualche limite, soprattutto i modelli più economici: il limite principale è dato dal sensore, che in queste fotocamere è piuttosto piccolo questo consente da un lato di avere ingrandimenti molto elevati ma dall’altro lato riduce la tenuta agli alti iso, le bridge infatti in genere possono essere usate massimo fino agli 800 iso, dopo questo valore le foto verranno rovinate dagli iso più alti. Esistono fotocamere Bridge superzoom di ottima qualità che possono quasi sostituire una reflex come ad esempio la Sony Rx10 Mk4 che col suo sensore da 1 pollice, il suo autofocus ad altissime prestazioni (simile all’ammiraglia Sony A9) , la sua raffica da 24 scatti al secondo in raw e autofocus continuo, il suo obiettivo Zeiss batte facilmente numerose reflex di fascia medio-bassa (ma il costo di questa Bridge è però  piuttosto elevato).

 

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Fococamere compatte:

Anche se nel mercato attuale esistono fotocamere compatte che arrivano col loro zoom in modalità tele a 600 mm, citiamo le fotocamere compatte in questo paragrafo per un’altra applicazione, il digiscoping, cioè l’abbinamento di fotocamere con i cannocchiali. Del digiscoping parleremo in modo più ampio in un paragrafo successivo.

 

 

 

Scelta finale

Dunque quale fotocamera è migliore per la fotografia agli animali? Vediamo le varie opzioni:

1) Per una fotografia ad alti livelli è preferibile una reflex di ultima generazione; i modelli con fattore di moltiplicazione (APS-C o DX) offrono un vantaggio consentendo di aumentare la portata dei teleobiettivi del 50-60%. Inoltre gli ultimi modelli nonostante il fattore di moltiplicazione e dunque il sensore più piccolo offrono una resa agli alti iso veramente notevole e ben superiore ai modelli precedenti. Può essere utile dotarsi di due corpi macchina, uno con fattore di moltiplicazione e uno Full-Frame da usare nelle condizioni di scarsa luce o nella fotografia notturna. A differenza dei modelli precedenti, quelli di ultima generazione hanno anche ottime prestazioni nell’autofocus e nel drive, e anche questi due fattori possono semplificare le cose e consentire maggiori risultati sul campo: avere una raffica da 9-10 o più fotogrammi al secondo può essere utile nelle foto d’azione e così avere un autofocus molto veloce, preciso e reattivo può aiutare molto con soggetti che si muovono rapidamente.

 

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2) Ovviamente i corpi macchina di ultima generazione hanno prezzi superiori rispetto a modelli più vecchi o ai modelli così detti “Entry Level”; in questo caso, a parità di prezzo, secondo me è conveniente scegliere un modello più vecchio ma di fascia più alta piuttosto che un modello nuovo ma entry-level; ad esempio se una Reflex entry-level ha un prezzo, nuova, di 400-500 euro, allo stesso prezzo è possibile acquistare un modello più vecchio nel mercato di seconda mano perché probabilmente avrà prestazioni superiori. Inoltre è sempre preferibile investire più soldi negli obiettivi piuttosto che nel corpo macchina; come vedremo in seguito infatti nella fotografia della fauna selvatica l’obiettivo (tele o super-tele) ricopre un ruolo importantissimo e può fare la differenza tra una buona e una cattiva foto.     

3) Se siete principianti e non volete da subito investire grandi cifre o se viaggiate molto o camminate molto a piedi e preferite avere un’attrezzatura veramente leggera, io consiglio caldamente di optare per una fotocamera Bridge super-zoom, anche di fascia alta se la disponibilità economica ve lo consente.

 

E’ necessario il superdrive?

Quanto è importante la tenuta iso?

Quanto è importante un super-autofocus?

Sono necessari tanti megapixel?

 

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